Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto questa mattina alle celebrazioni ufficiali a Pontedera in onore del predecessore Giovanni Gronchi, accolto dagli applausi dei cittadini e dagli inni nazionale ed europeo.

Un'occasione per ricordare lo spessore del politico democristiano che guidò il Quirinale dal 1955 al 1962, con la ferma convinzione che ci fosse un confine "tra significato e insopprimibilità dei valori patriottici e le infatuazioni di vuoti rigurgiti nazionalistici".

Nel ricordare il terzo Capo di Stato della nostra storia repubblicana, Mattarella ne ha elogiato la capacità di percepire "il tramonto dell'epoca delle grandi potenze come il Regno Unito e la Francia e l'opportunità per tutti i Paesi di procedere, invece, a integrazioni più complesse e più vaste che, senza negare o anche soltanto sminuire il sentimento sacro della Patria, lo armonizzino in una concezione superiore di pacifica convivenza'".

Del resto, sottolinea ancora Mattarella, proprio la presidenza di Gronchi, "ha accompagnato la scelta della nascita e dell'avvio dell'integrazione europea. Di quella che oggi si chiama Unione europea e che, pur con lacune e contraddizioni, ha assicurato un patrimonio inestimabile di pace e di benessere".

Un richiamo che si lega alla stretta attualità, come quello contenuto nel messaggio inviato stamane a ad Assolombarda, nel quale il Presidente Mattarella auspica "un dialogo costruttivo e un alto senso di responsabilità", perché si facciano "scelte consapevoli con una visione di lungo termine nell'interesse collettivo e uno sforzo condiviso per dimostrare la capacità del nostro Paese di affrontare le sfide", soprattutto adesso che "il rallentamento del commercio internazionale, i segnali di ulteriori tensioni e misure protezionistiche rischiano di pesare sulla fiducia".

(Unioneonline/b.m.)
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