Si è chiusa l'udienza aperta l'8 luglio al tribunale arbitrale de L'Aia, che deve decidere a chi - tra Italia e India - assegnare la giurisdizione del caso dei due marò (Massimiliano La Torre e Salvatore Girone) accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati il 15 febbraio 2012, al largo di Kerala.

"Abbiamo chiesto una sentenza risolutiva che tenga conto degli interessi della parti", ha detto l'ambasciatore Francesco Azzarello, che rappresenta l'Italia.

"Ora - ha aggiunto - dobbiamo aspettare con pazienza, riserbo e rispetto i lavori del Tribunale".

I cinque giudici hanno sei mesi di tempo per decidere chi, tra i due Paesi, debba processare i due fucilieri della Marina.

"Nel corso del dibattimento - racconta Azzarello - vi è stato un confronto di tesi giuridiche e ricostruzioni dei fatti diversi. Ma il clima è sempre stato corretto, l'Italia è emersa alla conclusione dei lavori con un impianto molto solido".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata