Sta diventando un caso tutto italiano quello del gommone con un centinaio migranti soccorso questa mattina dal pattugliatore "Cigala Fulgosi" della Marina Militare italiana circa 90 miglia a sud di Lampedusa.

I militari smentiscono la morte di una bambina di cinque anni: hanno soccorso i naufraghi (cento, tra cui 17 donne e 23 minori).

Alarm Phone - linea telefonica di emergenza delle Ong - aveva parlato di una vittima, di "persone in grave pericolo" e di 15 bambini a bordo. "Possono morire di ipotermia".

E le Ong avevano puntato il dito contro un intervento definito "tardivo". "È arrivata troppo tardi, a oltre 24 ore dall'allerta".

Mediterranea Saving Humans ha twittato: "A 24 ore dalla prima segnalazione, dopo appelli della società civile, la Marina sembra prestare soccorso. La nave P490 Cigala Fulgosi è sempre stata a poca distanza, ma ha aspettato. Se confermata la morte di una bimba di cinque anni, sappiamo chi poteva salvarla e non l'ha fatto".

Un attacco che non è andato giù a Matteo Salvini, che ha difeso i militari sui social. "Sono infondate e diffamatorie le accuse contro i nostri uomini e donne della Marina. Anche in questo caso, come sempre, hanno soccorso chiunque fosse a rischio. Incredibile dare credito a provocazioni e illazioni delle solite Ong a cui finalmente abbiamo tagliato il business. Difendiamo l'onore della Marina".

Un altro fronte ora si apre sulla destinazione dei circa cento migranti: "I sopravvissuti devono essere condotti in un porto sicuro in Italia", twitta Alarm Phone.

"Per quanto di mia competenza ribadisco l'indisponibilità dei porti italiani per accogliere clandestini. #portichiusi", replica Salvini.

Pare tuttavia che la nave della Marina Militare stia viaggiando in direzione Lampedusa.

(Unioneonline/L)
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