Marche, uccisa a coltellate per stradaL'assassino è l'ex marito di 76 anni
Una donna di 66 anni è stata uccisa a coltellate per strada, a Civitanova Marche, dall'ex marito, un 76enne dal quale viveva separata.L'uomo è stato bloccato poco dopo dai Carabinieri e portato in caserma, dove è stato interrogato e arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. L'aggressione è avvenuta poco dopo le tre del mattino in via Mameli.
L'APPUNTAMENTO CON L'ASSASSINO - Maria Pia Bigoni, questo il nome della vittima, era uscita di casa molto presto per andare al lavoro, al mercato ittico di Civitanova. Aveva percorso pochi metri in bicicletta, quando è stata bloccata e costretta a scendere dall'ex marito, Graziano Palestini, che dopo una breve discussione l'ha colpita con più fendenti al volto e al corpo, con un grosso coltello da cucina. Alcuni vicini hanno sentito le grida della donna e hanno chiamato il 112. Una pattuglia dei carabinieri è arrivata sul posto in pochi minuti: Palestini era ancora lì, con il coltello in mano, la ex moglie esanime a terra. L'anziana è morta pochi minuti dopo il ricovero in ospedale.
LE MINACCE - Secondo le prime testimonianze raccolte, la coppia, che ha figli grandi, si era separata tra molti dissapori e Palestini, destinatario di un provvedimento di divieto di avvicinarsi alla ex compagna, sembrava nutrire un forte rancore nei suoi confronti, tanto da averla ripetutamente minacciata anche in passato. Fulcro delle discussioni, la situazione patrimoniale della famiglia. I Bigoni sono proprietari di un peschereccio e di un'attività ittica; proprio l'anziano aveva minacciato la moglie qualche tempo fa: "Se non mi dai 220 mila euro ti ammazzo", le aveva detto. A gennaio, inoltre, l'aveva aggredita con un bastone e in un'altra occasione aveva tentato di strangolarla.
LE CONTRODENUNCE - Anche il marito, colpito da diverse ischemie negli ultimi anni, aveva denunciato l'ex moglie per maltrattamenti e percosse. Le rispettive querele, hanno spiegato gli inquirenti, avevano riempito sette fascicoli depositati alla Procura di Macerata.