«In Italia non esistono più due cose: un minimo di rispetto del garbo istituzionale e l'indipendenza degli enti pubblici».

Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi a margine del Consiglio comunale.

Una procedura avvenuta «senza assolutamente sentire soprattutto Sea», ha precisato Sala, la società che gestisce gli aeroporti di Milano, «che è ovviamente società partecipata del Comune». «Ma Sea lì a Malpensa investe, crea lavoro, opera per il servizio ai clienti - aggiunge -. L'assurdo è che ancora non è stata comunicata la decisione a Sea, girano dei Whatsapp».

«Se questo è il sistema ne prendiamo atto, certamente non è un sistema che è rispettoso del ruolo di ognuno - spiega -, vediamo cosa succederà, ad oggi Sea non ha una Pec che conferma la cosa».

«C'è stato un ordine del giorno di Regione Lombardia un anno fa, tra l'altro segnalo che la Lega non aveva nemmeno partecipato al voto, che viene trasmesso a Enac e il presidente di Enac in 24 ore decide per l'intitolazione, senza avvisare Sea», conclude. 

«Non farei oggi una controproposta – ha poi aggiunto – dico che una cosa del genere va discussa e vanno capite le conseguenze. Io non penso che sia una cosa esente da conseguenze da tutti i punti di vista».

Immediata la replica di Matteo Salvini: «La sinistra sta impazzendo perché abbiamo mantenuto l'impegno di dedicare l'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, un grande uomo, un grande italiano, che ha creato centinaia di migliaia di posti di lavoro. Ce ne faremo una ragione...».

Il vicepremier e leader della Lega in una diretta sui social ha poi aggiunto: «Ci fosse a sinistra qualcuno che vale un decimo di quello che vale Silvio Berlusconi. Non ci fermeremo di fronte a insulti, attacchi e offese. E al sindaco di Milano Sala, dico di dare un attimo di attenzione alla città, di tagliare l'erba nei prati, di chiudere le buche sulle strade, di sistemare il decoro urbano, di garantire la sicurezza evitando che i vigili urbani si occupino solo di tasse e multe».

(Unioneonline/v.l.)

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