Colpita da un malore improvviso: lei, Laura Porta, infermiera di 37 anni di Bolotana (padre del Cagliaritano), è morta. Il bimbo che portava in grembo – era  all’ottavo mese di gravidanza - è in gravissime condizioni. 

Il dramma, iniziato nel pomeriggio di ieri,  si è consumato a Pistoia, dove l’infermiera si era trasferita da qualche tempo per lavoro: lavorava al carcere di Prato ed era volontaria alla Misericordia di Pistoia. 

Laura Porta era  a casa con il compagno Antonio Fasano quando si è sentita male.

Immediato il ricovero in ospedale,  in condizioni disperate: a lungo i medici hanno tentato di rianimarla e cercato  di far venire alla luce il piccolo.

La donna non ce l’ha fatta: il suo cuore ha smesso di battere alle 22.  Il bimbo ora si trova in gravi condizioni al Meyer di Firenze.

«La sua era una famiglia benvoluta», dice il sindaco di Bolotana, Francesco  Manconi, «ci stringiamo a loro, madre, padre e fratello di Laura, in questo momento di terribile dolore». 

«Ci stringiamo con forza al compagno e ai familiari di Laura per questa enorme tragedia». Sono le parole invece di David Nucci, presidente dell’Ordine degli infermieri interprovinciale di Firenze e Pistoia. 

«In questo momento drammatico – prosegue Nucci – voglio aggiungere anche un ricordo personale. Laura era stata una mia studentessa: era una collega con una grande motivazione e con un entusiasmo contagioso. Anche dopo la laurea continuava ad aver voglia di studiare, approfondire, crescere professionalmente. La sua morte improvvisa, in un momento di grande felicità come quello che stava vivendo per la maternità, ci lascia senza parole. Ci stringiamo ai suoi familiari, al compagno e al loro bimbo che sta lottando per la vita». 

L'azienda sanitaria fa sapere che è stato fatto tutto il possibile per cercare di salvare la trentasettenne. 

QUI LA NOTIZIA: 

(Unioneonline/E. Fr.)

© Riproduzione riservata