Il presidente francese Emmanuel Macron in visita in Italia per la firma del "Trattato del Quirinale”.

Un trattato, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrandolo, per “una cooperazione bilaterale rafforzata” che “unisce due Paesi fondatori dell'Unione europea che condividono l'impegno per la costruzione del grande progetto europeo. Un rapporto più forte tra Italia e Francia contribuisce a costruire un'Ue più forte, tanto più necessaria oggi di fronte a sfide che solo un'Europa più integrata può affrontare, come la crisi pandemica ha messo in luce".

"La rafforzata cooperazione tra Italia e Francia – ha sottolineato – deve avere l'obiettivo di portare all'interno dell'Ue la necessaria ambizione. La dimensione europea è l'elemento chiave in una fase in cui siamo chiamati a superare la crisi legata alla pandemia e a ripartire con rinnovato slancio per affrontare con successo le grandi sfide della transizione ecologica e digitale. Le molte misure previste per rafforzare il dialogo e la cooperazione e stimolare iniziative comuni sono un investimento nel comune futuro di Italia e Francia".

(Ansa - Di Meo)
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Macron - accompagnato a Roma dai ministri degli Esteri, Jean-Yves Le Drian, dell'Economia Brune Le Maire, della Difesa Florence Parly, dell'Interno Gérald Darmanin e dal segretario di Stato agli affari europei Clément Beaune - ha poi incontrato il premier Mario Draghi a Palazzo Chigi.

Tra i temi sul tavolo il confronto sull'acquisizione di Tim da parte del fondo usa Kkr che scalzerebbe i francesi di Vivendi, ma anche la possibile cessione della Oto Melara ad un consorzio franco-tedesco, la joint venture 50/50 Naviris tra Fincantieri e la francese Naval Group, la procedura di licenziamento collettivo formalizzata dalla multinazionale francese Carrefour. E il nucleare, che i francesi vogliono per accompagnare la transizione in sostituzione del carbone. 

(Unioneonline/D)

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