Nuova grana per il Movimento 5 Stelle e per Luigi Di Maio.

Spunta un nuovo "impresentabile" nelle liste pentastellate. Stando a quanto riporta oggi Il Foglio, Antonio Tasso è stato condannato nel 2007 in primo grado dal Tribunale di Foggia per violazione del diritto d'autore, reato poi prescritto.

Tasso, che corre nel collegio uninominale Manfredonia-Cerignona, ed è dunque stato scelto personalmente dal capo politico M5S Luigi Di Maio, venne condannato perché taroccava "a fini di lucro 308 cd per videogiochi e 57 cd musicali".

Il giudice gli ha concesso le attenuanti generiche e lo ha condannato a sei mesi e 2mila euro di multa.

Niente di grave, tuttavia è in contrasto con le regole ferree dei pentastellati, per cui i condannati in primo grado non sono candidabili.

Tasso sulla sua pagina Facebook smentisce: "Per potermi candidare nel M5S, oltre al curriculum ho inviato il casellario giudiziale, il certificato carichi pendenti e il 335, tutto è risultato pulito. Una denuncia ci fu - continua il candidato - circa 20 anni fa, mi sono difeso e non ci fu nessuna condanna nè penale nè amministrativa".

Intanto Salvatore Caiata, candidato in Basilicata espulso da M5S perché ha nascosto un'inchiesta per riciclaggio che lo vede coinvolto, non ha alcuna intenzione di ritirarsi. E sfida Luigi Di Maio.

Un momento non facile insomma per Luigi Di Maio. Da un lato emerge come il suo filtro di qualità sui candidati nei collegi - scelti personalmente dal capo politico - non abbia funzionato alla perfezione. Dall'altro c'è un Movimento che si ritrova a chiedere il voto per diversi suoi candidati di fatto già espulsi o sconfessati dal M5S.

(Unioneonline/L)
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