“Lei non sa chi sono io. Vedrà di cosa sono capace".

Sono le parole con cui Cesare Battisti, l’ex terrorista rosso che sta scontando l’ergastolo dopo la latitanza terminata con l’arresto e l’estradizione dal Sudamerica, avrebbe rivolto a degli agenti di polizia penitenziaria.

Parole, pronunciate nel 2020 nel corso di un controllo su una lettera da lui ricevuta, disposto dal tribunale di Sorveglianza mentre era detenuto nel carcere di Rossano Calabro, che gli sono costate le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio.

La prima udienza del processo è fissata per venerdì 14 ottobre al tribunale di Castrovillari (Cosenza).

Battisti, attualmente detenuto in regime di carcere ordinario a Parma, è difeso dall’avvocato Maurizio Nucci.

(Unioneonline/l.f.)

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