Tra i numerosi provvedimenti contenuti nella manovra, approvata ieri in via definitiva al Senato dal governo Conte, ce n'è uno che sta facendo discutere la Rete.

La misura, contenuta nel comma 698, riguarda l'abbassamento dell'Iva sul tartufo, tradizionalmente considerato un prodotto di lusso e da gourmand.

Dal prossimo anno l'imposta diminuirà dal 10 al 5% per i prodotti freschi (come quella che si applica a basilico, rosmarino e salvia) e dal 22 al 10% per i prodotti lavorati, come creme, sughi, oli ed essenze che hanno come base l'"oro nero".

Una scelta che equipara, di fatto, il fungo ipogeo a un bene di prima necessità, se si considera che beni come il latte fresco, il pane e la pasta hanno l'Iva al 4%.

Sui social è scoppiata la polemica, con alcuni utenti che hanno evidenziato come invece sia rimasta inalterata ancora la tassazione per gli assorbenti igienici e tamponi, fissata al 22%, l'aliquota ordinaria destinata ai prodotti non di prima necessità.

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata