Ha mangiato per la prima volta a tre anni, grazie alla ricostruzione dell'esofago eseguita dai medici dell'ospedale Regina Margherita di Torino.

"Un miracolo", così è stato definito l'intervento.

A., questa l'iniziale del nome della piccola, è nata con una malformazione congenita, l'atresia esofagea di tipo I. In sostanza le mancava un tratto di esofago, cosa che le rendeva impossibile alimentarsi.

Operata a Milano quando aveva due mesi, ha subito una complicanza che ha determinato una stenosi esofagea, un restringimento cicatriziale della zona che non è stato possibile risolvere.

L'impossibilità ad alimentarsi normalmente, di nutrirsi per via orale, le ha sostanzialmente causato seri problemi di crescita.

La bambina, originaria dell'est, è stata presa in carico da una famiglia affidataria, e successivamente trasferita al Regina Margherita, dove inizialmente è stata alimentata mediante un sondino introdotto nello stomaco, poi con una cannula inserita in vena.

Un mese e mezzo fa la delicatissima operazione per consentirle di tornare a una vita normale, e a mangiare come tutti i bambini.

La ricostruzione dell'esofago di solito viene realizzata utilizzando un tratto di intestino o una parte di stomaco. Ma questa volta i chirurghi torinesi hanno fatto ricorso ad una tecnica innovativa: hanno asportato il tratto cicatriziale e ricostruito un normale esofago, utilizzando esclusivamente il tessuto dello stesso.

Ricoverata in Rianimazione pediatrica per più di un mese, ora la piccola si è ripresa e sta recuperando pian piano l'uso della bocca per alimentarsi. Con il supporto dei genitori affidatari. E A., a tre anni, può finalmente assaporare e guastare del cibo "vero".

(Unioneonline/L)
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