E' stato rinviato a giudizio Alessandro Salina, il 51enne, titolare di un bar a La Spezia, accusato di violenza sessuale aggravata dalle minacce nei confronti di una donna, frequentatrice del locale insieme al marito.

Salina, secondo gli inquirenti, aveva sviluppato una vera ossessione per la sua vittima, una 43enne di Migliarina. In un'occasione, quando lei era entrata al bar attirata con una scusa, l'uomo l'aveva bloccata con le spalle al muro, l'aveva palpeggiata e, per impedirle ogni movimento, le stringeva forte i polsi dicendole: "Se non mi baci e non mi metti la lingua in bocca peggio per te, perché ti violento". Lei, riuscita a scappare sferrandogli una ginocchiata al basso ventre, l'aveva denunciato. Ma prima di questo episodio Salina, che abita vicino alla 43enne, aveva già tentato di intrufolarsi nella casa della donna. Le aveva chiesto di entrare nel garage e di chiuderlo. Lei si era rifiutata e aveva chiesto il motivo di quel comportamento. Secondo il racconto del 51enne, la notte precedente aveva fatto un sogno hot, in cui la vittima aveva avuto un rapporto sessuale con lui. Poi il sogno si sarebbe interrotto. Pensando prima ad uno scherzo, poi in preda alla paura, la donna aveva invitato Salina ad andarsene. Poi il giorno dell'aggressione. Che ha portato Salina ad essere rinviato a giudizio.
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