La spesa dei single in Italia sale a 235 miliardi in un anno, più di un quarto della spesa complessiva nazionale: 69 in più rispetto al 2012.  A stimarlo è Confesercenti, sulla base di elaborazioni su dati Istat e di un sondaggio Ipsos.

Il boom è trainato da mutamenti demografici e sociali: nel 2012 i nuclei unipersonali erano 7,6 milioni (29,4%), oggi sono 9,7 milioni (36,2%) e arriveranno a 10,7 milioni entro il 2040, quasi il 40% del totale. Entro lo stesso anno la spesa dei single toccherà 287 miliardi, il 30% del totale nazionale e il 72% in più rispetto al 2012.

Secondo Confesercenti, il fenomeno delle micro-famiglie – oltre la metà con due componenti o meno – ridisegna le abitudini di consumo e già sta cambiando l’offerta del retail, spingendo verso formati ridotti, packaging dedicati e più servizi digitali.

«Una trasformazione che richiede attenzione anche da parte delle politiche economiche», sottolinea l’associazione, «perché i consumatori soli, pur più dinamici e connessi, restano più esposti al carovita e spendono da soli per casa, alimenti e servizi essenziali».

(Unioneonline/E.Fr.)

 

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