La scritta “assassini” sul muro della chiesa in cui fu trovato il cadavere di Elisa Claps
Lì dentro fu uccisa la ragazza, il corpo è rimasto nel sottotetto per 17 anni prima di essere trovato da alcuni operai. Il luogo è stato riaperto al culto ed è stata celebrata anche la messaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La scritta "assassini" è apparsa stamani sul muro laterale della chiesa della Santissima Trinità, nel cui sottotetto il 10 marzo 2010 fu trovato il cadavere di Elisa Claps, la ragazza uccisa 17 anni prima, nel 1993, da Danilo Restivo.
La scritta è stata fatta sul muro che dà su via Pretoria, la strada principale del capoluogo lucano. L’autore ha “allungato” per diversi metri la scritta, tracciata con un colore nero.
La chiesa è stata riaperta al culto il 24 agosto scorso, il 5 novembre è stata celebrata la prima messa tra le proteste di diversi cittadini e durante una manifestazione promossa dall’associazione “Libera”.
Convinzione di molti è infatti che il parroco don Mimì Sabia, deceduto nel 2008, sia uno dei tanti che hanno contribuito ad insabbiare il caso, sicuramente uno dei personaggi più controversi del caso Elisa Claps.
Danilo Restivo fu arrestato nel 2006 a Bournemouth, in Inghilterra, per l’omicidio di una sua vicina di casa, la sarta Heather Barnett. Attualmente l’uomo sta scontando la sua pena in Inghilterra e solo nel 2014, a 21 anni dal delitto, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Elisa Claps.
Quella apparsa oggi è la prima scritta sul muro della chiesa da quando è stata riaperta.
(Unioneonline/L)