La fondazione Gimbe: "In 7 giorni +23% di nuovi casi"
Aumentano i ricoveri, diminuiscono le terapie intensive: "Il virus è vivo e vegeto"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In una settimana +23% di nuovi casi di Covid-19, seppure con un simultaneo lieve aumento di tamponi.
E' quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che conferma le rilevanti differenze regionali.
Dei 12.609 attualmente positivi il 53% è in Lombardia, il 37,4% si distribuisce tra Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Veneto, Campania e Toscana e il 9,6% nelle altre regioni.
In generale nella settimana 22-28 luglio, rispetto alla precedente, i numeri sono in aumento, +328 nuovi casi, +361 "attualmente positivi".
Aumenta anche l'ospedalizzazione di casi con sintomi, afferma il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta: "Due spie rosse che confermano la necessità di mantenere alta la guardia, senza allarmismi ma con senso di grande responsabilità individuale e collettiva".
Nel dettaglio, rileva la Fondazione Gimbe: decessi 50 (+0,1%); terapia intensiva: -9 (-18,4%); ricoverati con sintomi +17 (+2,3%); nuovi casi totali: +1.736 (+0,7%); tamponi diagnostici: +17.859 (+10,4%); tamponi totali: +28.080 (+9,3%).
Inoltre nel quadro di un netto incremento dei nuovi casi nella settimana 22-28 luglio rispetto alla precedente (+328) si rilevano notevoli variazioni regionali: solo in 6 Regioni i casi sono in riduzione, mentre in 15 sono in aumento. Incremento moderato in Emilia-Romagna (+70), Prov. Aut. Trento (+65) e Campania (+56), netta riduzione in Veneto (-73). Parametrando i nuovi casi alla popolazione residente, tra le Regioni che fanno registrare il maggior incremento per 100.000 abitanti, svetta la Provincia Autonoma di Trento (13,86), seguita da Valle D'Aosta (7,96), Emilia-Romagna (7,56), Molise (7,53) e Basilicata (7,28).
"Davanti a numeri in rialzo rispetto alle settimane precedenti - conclude Cartabellotta - la comunicazione della politica e delle Istituzioni deve essere oggettiva, equilibrata e coerente. La pandemia è ancora in corso, il virus è vivo e vegeto e vanno mantenuti tutti i comportamenti individuali raccomandati da mesi, oltre che le misure di sorveglianza epidemiologica. Non è più accettabile disorientare i cittadini strumentalizzando la pandemia per fini esclusivamente politici, contrapponendo posizioni estreme: da un lato negazionismo, minimizzazioni del fenomeno e deplorevoli comportamenti individuali, dall'altro la proroga dello stato di emergenza nazionale".
(Unioneonline/D)