"Abbiamo rischiato di morire schiacciati da un bestione di 600 tonnellate, sono stati momenti di puro terrore nella notte. Dicono di salvare vite umane e poi rischiano di ammazzare uomini dello Stato. Da parte del Comandante è stata un'azione Criminale".

Questo il racconto, fatto da fonti interne alla Guardia di Finanza, di un presunto tentativo di speronamento da parte della Sea Watch 3 contro una motovedetta della Fiamme gialle avvenuto nel porto di Lampedusa.

Secondo quanto riferito, la nave, entrata in acque italiane per far sbarcare, nonostante i divieti, 43 migranti soccorsi in mare due settimane fa, e la cui capitana, Carola Rackete, è stata ora arrestata, avrebbe proseguito una manovra di avvicinamento alla banchina, incurante della presenza di un'imbarcazione dei finanzieri.

La stessa Rackete si è successivamente scusata con i finanzieri per la manovra azzardata.

LE ACCUSE - "È stata un'azione criminale - hanno riferito fonti della Finanza - la motovedetta è rimasta schiacciata sulla banchina. Se ci fosse stato maestrale come questa mattina sarebbe stata una tragedia. Non sappiamo come sarebbe finita. I ragazzi hanno rischiato di morire".

E ancora: "la motovedetta di appena dodici metri aveva addosso quel bestione di acciaio di oltre 600 tonnellate, poteva finire male per gli uomini della Guardia di Finanza".

Tanto spavento per i finanzieri a bordo. "Ma hanno mantenuto la calma e sono riusciti a salvarsi - dicono ancora fonti - la Sea Watch è entrata in porto fregandosene della motovedetta della Guardia di Finanza che ha tentato di impedire l'attracco".

Momenti di paura che sono durati "più di cinque minuti, cinque minuti di puro terrore".

Ecco il video dell'accaduto:

SALVINI ALL'ATTACCO - L'accaduto è stato duramente commentato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"Solidarietà alle donne e agli uomini delle Forze dell'Ordine e della Guardia di Finanza in particolare, visto che poche ore fa hanno rischiato la vita per la scelta criminale della SeaWatch", ha detto il vicepremier.

Aggiungendo: "Da giorni stanno difendendo la legalità e i confini italiani, costretti agli straordinari da una nave pirata e da alcuni parlamentari di sinistra (tra cui un ex ministro) che anziché stare con le Forze dell'Ordine e con l'Italia hanno scelto di schierarsi con

una ong tedesca che ha schiacciato una motovedetta delle Fiamme Gialle. I nostri finanzieri erano in grave difficoltà ma i parlamentari di sinistra applaudivano la capitana della Sea Watch''.

Pronta la replica di uno dei parlamentari tirati in ballo, Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana): ''Un ministro che esulta per l'arresto di una donna che salva le vite è uno spettacolo non certo degno di un Paese come il nostro che ha sempre combattuto per la solidarietà. Io non ho nulla di cui vergognarmi, ho semplicemente fatto il mio lavoro, svolgendo una funzione ispettiva".

(Unioneonline/l.f.)
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