Salvatore Mannino, l'imprenditore smemorato sparito da Pisa e ritrovato in Scozia, è indagato dalla procura di Pisa per procurato allarme e violazione dell'assistenza familiare, ha quattro figli tre dei quali minorenni.

Gli inquirenti ne sono convinti, il 52enne di Lajatico sta mentendo e simulando la perdita della memoria, rivela il Corriere della Sera.

Troppi elementi non tornano nel comportamento dell'uomo che non riconosce i familiari e non ricorda più la lingua italiana: parla un "broken english", un inglese scolastico, quasi maccheronico, che potrebbe essere frutto di una finzione; le ultime ricerche fatte su Google prima di lasciare la sua abitazione, fra cui ci sarebbero anche le parole "simulazione" e "identità"; e le analisi mediche, encefalogramma, Tac e risonanza alla testa, che non mostrano traumi.

Intanto l'uomo ha fatto ritorno in Italia, il suo aereo è atterrato a Pisa martedì 23 ottobre. Mannino è stato subito portato nel reparto Psichiatria dell'ospedale della città toscana

E anche i familiari, impegnati nei tentativi di fargli recuperare la memoria mostrandogli immagini e parlandogli del passato, iniziano a nutrire qualche dubbio.

LA STORIA - L'uomo esce dalla sua casa di Lajatico per accompagnare i figli a scuola, ma non torna più a casa. Prima di far perdere le sue tracce lascia 10mila euro e un biglietto nel quale, in un codice cifrato, chiede perdono. Il giallo si fa ancora più intrigante quando l'imprenditore viene trovato, il 20 settembre (circa un mese dopo la scomparsa), privo di sensi, nella cattedrale di St Gilles a Edimburgo. Quando si risveglia in ospedale, ha perso la memoria. Non ha documenti e i sanitari lo ricoverano come ignoto. Solo dopo diversi giorni le autorità riescono ad identificarlo e rintracciare i parenti. Che si precipitano subito in Scozia, dove non riescono a far recuperare la memoria all'uomo. Il resto è storia recente.

(Unioneonline/L)

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