La famiglia di Giulia Cecchettin ha presentato due denunce per gli insulti sul web nei confronti della studentessa veneta uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta e per le minacce ricevute.

Il legale di Gino Cecchettin, Stefano Tigani, ha confermato di aver presentato una querela per diffamazione alla Polizia postale a nome del padre della ragazza, per i messaggi contenenti decine di frasi di odio rivolte a Giulia.

Una seconda querela per diffamazione, secondo quanto si apprende, è stata fatta invece da Elena, la sorella di Giulia, nei confronti del consigliere regionale ed ex consigliere della lista Zaia, Stefano Valdegamberi, che in un post aveva scritto che la sorella di Giulia «ha simboli satanici e fa la recita».

Ma sono centinaia gli insulti e le minacce anche di morte che la famiglia della vittima di femminicidio ha ricevuto. E per questo nei prossimi giorni Gino Cecchettin presenterà una nuova denuncia alla Polizia postale.

«Ogni attività diffamatoria e denigratoria posta in essere nei confronti di Cecchettin e nei confronti della propria famiglia troverà pronta reazione a termini di legge», avverte il legale. Per Tigani, «è spaventoso dover vedere simili azioni in una tragedia di queste dimensioni e nel dolore che questa famiglia sta vivendo ed è pertanto doveroso, per il signor Cecchettin, assumere ogni iniziativa conseguente».

(Unioneonline/D)

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