Violenza continuata e abuso di autorità.

Queste le accuse rivolte dalla procura di Roma a un sacerdote ventottenne originario di Chiavenna, in provincia di Sondrio, coinvolto in un'inchiesta per abusi sessuali.

I reati sarebbero stati commessi quando il prete frequentava il Pio collegio Opera di Don Fulci, il preseminario in Vaticano dei cosiddetti "chierichetti del Papa", situato nel Palazzo San Carlo, a pochi metri da quella Casa Santa Marta diventata con papa Bergoglio la residenza del Pontefice.

Ma non solo: secondo quanto ricostruito dal Messaggero, le violenze sarebbero avvenute anche all'interno della sacrestia della basilica di San Pietro, dove tradizionalmente gli allievi del preseminario San Pio X servono messa.

Vittime i compagni di collegio di qualche anno più giovani, che come tutti i ragazzi ospiti del preseminario frequentavano anche un istituto scolastico a Roma, la scuola parificata Sant'Apollinare.

Le segnalazioni risalgono a prima del 2012 ed erano state portate alla luce due anni fa dal libro di Gianluigi Nuzzi "Peccato originale" e dalle Iene, ma nonostante ciò il sacerdote è stato comunque ammesso alla formazione sacerdotale e quindi ordinato prete.

Su questa vicenda la magistratura vaticana, che aveva aperto una sua inchiesta, nei giorni scorsi ha chiesto il rinvio a giudizio per il 28enne, con l'accusa di abusi sessuali, e per il rettore del preseminario all'epoca dei fatti, con l'accusa di favoreggiamento.

Il prete intanto "in via cautelativa" è stato "limitato nell'esercizio del ministero e sospeso dallo svolgimento di attività pastorali coinvolgenti minori e adulti vulnerabili, provvedimento che resta in vigore", ha fatto sapere la diocesi di Como in cui è incardinato.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata