In piazza a Roma le famiglie e gli amici delle persone scomparse

Sabato 15 dicembre, alle ore 15, l’Associazione Penelope Onlus – Associazione Nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse - scenderà in Piazza Montecitorio a Roma, sotto il palazzo della Camera dei Deputati, per gridare verità e giustizia in favore delle persone scomparse, vittime di crimini impuniti, femminicidi, stalking, violenze su minori e altro. Un sit-in che vuole richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni.

I dati ufficiali del Ministero dell’Interno riportano che nel primo semestre del 2018, il numero di ritrovamenti di persone scomparse è salito al 70,2% rispetto al 60,3% dello stesso periodo del 2017. Le persone scomparse in Italia e da ritrovare sono 55.949, di cui 9.681 italiani e 46.368 stranieri.

La scomparsa di una persona è un dramma indescrivibile. Un vero e proprio vortice che annulla ogni forma di quotidianità, trasformandola in attesa, speranza, paura e angoscia. Ogni giorno viene vissuto nella speranza che il proprio caro possa riaccendere il telefono per chiamare, inviare un messaggio e comunicare un proprio segnale di vita.

L’assenza improvvisa rappresenta una fucina di mille domande che molto spesso non trovano una risposta logica. Fondamentale il supporto delle forze dell’ordine che intervengono tempestivamente nelle ricerche con l’ausilio dei più sofisticati mezzi. Famiglie travolte dal dolore: padri, madri, mogli e figli che vorrebbero cogliere quegli scorci di fragilità che hanno tramutato tutto in cenere.

Mani scalfite dal dolore che vorrebbero riprogrammare i giorni e i minuti che hanno preceduto la scomparsa del proprio congiunto, per arginare il dolore che lo ha indotto ad abbandonare la quotidianità per addentrarsi nel misterioso mondo dell’incertezza. Non esistono esseri umani geneticamente predisposti alla scomparsa. Non esistono classi sociali maggiormente predisposte rispetto ad altre. Esiste la scomparsa, esistono le famiglie ed esistono le istituzioni che hanno il dovere di ascoltare le loro voci.