A Rimini è comparso un murale che rappresenta un uomo che allatta un bambino. Ed è subito polemica. Ma il sindaco Jamil Sadegholvaad difende l’opera: «L'arte o comunque visioni non convenzionali che hanno un piano pubblico nell'ambito della vita di una città troveranno sempre asilo, da noi», assicura. «In quella figura maschile che allatta al seno vedo il magico mistero della paternità. Essere padre, e lo provo ogni giorno sulla mia pelle – commenta il primo cittadino – non significa solo “portare i calzoni” e tutta la ridondante oleografia di un ruolo che la convenzione vede come accessorio».

«Essere padre – aggiunge – significa avere la stessa relazione naturale, corporea, profonda, insondabile, differente ma uguale rispetto alla madre». Il murale, spiega il sindaco, è stato realizzato da un collettivo di writer locali «su alcuni spazi messi a disposizione dall'amministrazione comunale, gratuitamente e senza alcun contributo economico pubblico».

Il sindaco ricorda che non si tratta del primo attacco all'arte in città. «C'è sempre un Montevecchi di turno – dice – facendo riferimento al consigliere regionale leghista che ha criticato l'opera, che invece di domandarsi perché cancellare le parole straniere nel nome di una italianissima autarchia, chiede di passare una mano di vernice sulla storia». Al consigliere domanda: perché «non eliminare allora l'insegnamento dell'inglese nelle scuole di ogni ordine e grado? Risolvereste il problema alla radice». 

(Unioneonline/v.f.)

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