È ancora ricercato Aleksandrovic Artem Uss, l’imprenditore russo che, dopo aver spezzato il braccialetto elettronico, è sparito da Basiglio, nel Milanese, dove stava trascorrendo gli arresti domiciliari.

I carabinieri sono sulle sue tracce e c’è una pista che porta in Sardegna. Gli inquirenti sono convinti che qualcuno lo abbia aiutato a scappare mercoledì pomeriggio e tuttora lo stia nascondendo ma al momento i controlli alle frontiere non hanno dato alcun esito, l’uomo quindi potrebbe essere ancora in Italia.

Le indagini si concentrano sui suoi affari. Uss è socio della Luxury Sardinia srl (attraverso la cipriota Dunegenes Trading Limited), società titolare del capitale della Hotel San Diego srl, proprietaria di un hotel sulla costa orientale della Sardegna.

Il 40enne, a quanto risulta, avrebbe anche un conto corrente in una banca dell’Isola.

A Basiglio, invece, disponeva di due appartamenti: uno acquistato e uno affittato in seguito perché nel primo si stavano svolgendo dei lavori di ristrutturazione. Ma cosa faceva esattamente nel piccolo centro del Milanese?

Uss, figlio del governatore di una regione siberiana, era stato bloccato a Malpensa il 17 ottobre, su mandato d'arresto internazionale dell'autorità giudiziaria di New York, la Corte d'Appello di Milano aveva concesso l'estradizione verso gli Stati Uniti.

Una delle ipotesi al vaglio è che possa aver preso un volo da un aeroporto privato, usando anche documenti falsi. Un piano probabilmente organizzato da giorni, tanto che la moglie, che viveva con lui a Basiglio dai primi di dicembre (quando era finito ai domiciliari dopo il carcere), era già rientrata in Russia il 13 marzo scorso.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata