L'autista del 118 stava soccorrendo suo padre, ma era marocchino.

Così Giampiero Borzoni, consigliere comunale e segretario della Lega Nord a Vercelli, lo ha ricoperto di insulti: "Marocchino di m..", gli avrebbe detto, e altre ingiurie.

Ora la vicenda è sul tavolo della Procura piemontese, perché l'operatore del 118 ha deciso di presentare una querela per ingiurie.

R.A., questo il nome dell'uomo, da sei anni fa l'autista per la Croce Rossa a Vercelli. Quando è intervenuto per soccorrere il padre del consigliere del Carroccio, quest'ultimo lo ha preso di mira: "Marocchino di m.. lascia stare la barella".

Per evitare problemi lui non è entrato nell'abitazione, ha lasciato che lo facesse solo il collega. E non finisce qui, perché stando al racconto del nord africano le offese sarebbero andate avanti anche dopo, al pronto soccorso. "Ha minacciato di farmi licenziare".

Ora, dopo la denuncia, Borzoni china il capo e chiede scusa: "Ho perso le staffe nella concitazione del momento, nessun intento razzista", ha detto.

Intanto il Pd chiede al Carroccio di prendere le distanze, e parla di comportamento "vergognoso", che "antepone le assurde convinzioni razziste alla necessità di prestare soccorso veloce ed efficace a un familiare".

(unioneonline/L)
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