E’ giallo sulla scomparsa di Giacomo Sartori, il ragazzo di 30 anni della provincia di Belluno di cui si sono perse le tracce a Milano dallo scorso 18 settembre. 

Una svolta nelle indagini arriva dopo che nel comune di Casorate Primo (Pavia) è stata ritrovata la sua auto. Secondo quanto riferito dai carabinieri del Comando provinciale di Milano la macchina era regolarmente chiusa e, da una prima indagine sommaria, sembra che non ci siano elementi rilevanti a svelare dove sia Sartori. Ora si attendono i risultati dei campioni prelevati.

IL FURTO DELLO ZAINO – Il ragazzo, che viveva a Milano e lavorava ad Assago, aveva subito venerdì in un locale in zona Porta Venezia il furto di uno zaino che conteneva portafogli, chiavi di casa e due computer, uno personale e l’altro aziendale.

Gli amici hanno raccontato che era rimasto particolarmente scosso da questo episodio, anche perché pochi mesi prima gli era stato rubato un altro computer: i ladri avevano sfondato il vetro della sua auto. Quella sera, apparentemente normale fino a quando non ha scoperto che lo zaino era sparito, Giacomo ha detto agli amici che tornava a casa. Non aveva bisogno di nulla, ha risposto ai ragazzi che gli chiedevano se gli servisse aiuto. 

Da quel momento però si sono perse le sue tracce. Le ricerche adesso si spostano nel Pavese, intorno ai campi dove è stata ritrovata la macchina. Una zona isolata, a trenta chilometri da Milano, che il ragazzo a quanto pare non conosceva. E’ qui che - purtroppo è questa la pista più battuta - Sartori potrebbe aver deciso di togliersi la vita. Il furto dello zaino, è la teoria di chi indaga, potrebbe essere stato solo l’ultimo degli episodi che lo hanno portato sulla strada del suicidio.

(Unioneonline/D)

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