È nel cimitero di San Cataldo a Modena che la banda di Orgosolo voleva colpire.

Un camposanto progettato nell'Ottocento dall'architetto Cesare Costa e ristrutturato e ampliato negli anni Settanta da Aldo Rossi, che custodisce le spoglie dei maggiori esponenti della famiglia Ferrari.

Un "tempio" per i tifosi del Cavallino.

Qui è sepolto non solo Enzo, ma anche Dino. Qui riposa anche Alberto Braglia, il grande atleta olimpionico cui è dedicato lo stadio della città.

Ma è la salma del patron della scuderia di Maranello, il grande "Drake", che i malviventi volevano trafugare.

Un furto sventato alla vigilia delle celebrazioni per il trentesimo anniversario della scomparsa, avvenuta il 14 agosto 1988.
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