Con le due sentenze pubblicate oggi, il Consiglio di Stato dà il via libera alla richiesta del ministero dei Beni culturali per l'istituzione a Roma del Parco archeologico del Colosseo e dice anche "sì" alla nomina del direttore attraverso una selezione pubblica internazionale.

La vicenda era iniziata a giugno, quando il Tar Lazio aveva accolto i ricorsi di Roma Capitale contro il ministero: la giunta pentastellata riteneva infatti l'istituzione del Parco "lesiva" degli interessi della città.

Ora è arrivata la sentenza anche del Consiglio di Stato, su richiesta del ministro Dario Franceschini, che ha espresso soddisfazione in una nota: "Ora possono ripartire sia il Parco archeologico del Colosseo che la selezione internazionale del direttore, bloccati dalla sentenza del Tar del Lazio. Anche Roma, con il Parco Archeologico più importante e visitato del mondo, potrà allinearsi con i musei e i luoghi della cultura che stanno vivendo una stagione di successi".

E ha poi aggiunto: "Ora possiamo andare avanti con riforme e innovazione e sono davvero felice di annunciare che del Consiglio di amministrazione del nuovo parco archeologico farà parte Irina Bokova, il direttore generale dell'Unesco".

Le sentenze di oggi riguardano tre questioni: l'indispensabile coinvolgimento di Roma Capitale nell'ambito del processo decisionale, il problema della fonte istitutiva e quello relativo al conferimento dell'incarico di direttore del Parco a cittadini non italiani.

Irina Bokova
Irina Bokova
Irina Bokova

(Redazione Online/s.s.)

IL COMMENTO DI FRANCESCHINI:

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