La Lega Nord condannata anche in appello per aver utilizzato la parola "clandestini" a proposito di alcuni richiedenti asilo oggetto di alcuni manifesti comparsi a Saronno, in provincia di Varese, nel 2016.

Su tali manifesti si accusava l'allora governo Gentiloni di voler inviare nel Comune "32 clandestini", che in realtà erano migranti in fuga dal loro paese per motivi umanitari.

Il Carroccio locale era già stato condannato in primo grado, ora è arrivata una nuova condanna visto il "carattare discriminatorio" dell'espressione utilizzata.

Dato che - scrivono i giudici nella sentenza depositata - i richiedenti asilo sono "soggetti che hanno chiesto l'accertamento del diritto" a rimanere in Italia per situazioni "di pericolo di persecuzione" nei loro Paesi "non è ammissibile l'utilizzo dell'espressione 'clandestini".

Il Tribunale ha accolto il ricorso dell'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi) e del Naga e aveva anche condannato la Lega a versare 5mila euro di risarcimento a ciascuna delle due associazioni, difese dai legali Alberto Guariso e Livio Neri.

(Unioneonline/l.f.)

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