I bimbi nella fase 2: prima al parco, poi nei centri estivi. Ma a piccoli gruppi
Vertice tra ministri, enti locali e pediatri per definire le linee guida fino alla riapertura delle scuole (a settembre)Il governo al lavoro per il cosiddetto Piano Infanzia, chiamato a regolare la vita dei più piccoli nel corso della Fase 2 dell'emergenza coronavirus.
Oggi si è tenuto un vertice ad hoc, in videoconferenza, convocato dal ministro della Famiglia Elena Bonetti, che ha visto la partecipazione degli altri titolari dei dicasteri interessati, Lucia Azzolina, Nunzia Catalfo e Vincenzo Spadafora, della sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, oltre che dei rappresentanti degli enti locali e dei medici pediatri.
Sul piatto la possibilità, da maggio, di far tornare i bimbi nei parchi in piccoli gruppi, mentre da giugno dovrebbero partire centri estivi organizzati anche negli oratori e nei cortili delle scuole.
L'obiettivo è quello di offrire ai più piccoli delle attività educative, visto che il ritorno dai banchi è previsto ormai a settembre, e aiutare i genitori in vista del ritorno al lavoro.
Anche per i bimbi, ovviamente, ci saranno delle regole da rispettare, a cominciare dal distanziamento sociale. Di qui l'ipotesi dei piccoli gruppi, con quattro o cinque bimbi per ogni educatore.
Per definire i dettagli saranno stilati due protocolli, da sottoporre al presidente del Consiglio e al Comitato Tecnico Scientifico.
Il primo documento conterrà linee guida per consentire da maggio attività "in spazi aperti e accessibili a piccoli gruppi contingentati".
Il secondo protocollo riguarda invece l'attività dei centri estivi a giugno con la collaborazione del mondo sportivo, del terzo settore.
Gli enti locali, chiamati ad organizzare il servizio, dovrebbero ricevere contributi di sostegno ad hoc dallo Stato, ancora da definire.
Altri contributi specifici invece dovrebbero essere destinate alle famiglie a basso reddito.
Restano invece in stand by due proposte già avanzate dal ministro Bonetti, ovvero l'assegno straordinario universale per tutti i figli fino a 14 annie la richiesta di riaprire i servizi all'infanzia 0-6 anni.
(Unioneonline/l.f.)