Sono sbarcati a Catania 144 dei 179 migranti a bordo della Humanity 1 della ong “Sos Humanity”, giunta la scorsa notte nel porto scortata da una motovedetta della Guardia Costiera.

Solo fragili, donne e bambini sono sbarcati: tutti gli uomini adulti senza problemi medici sono rimasti sull’imbarcazione, che resta comunque nel porto catanese.

“Non sono io il capitano, non decido io - ha detto la portavoce della ong Petra Krischok - ma lasciare il porto di Catania se non dovessero sbarcare tutti i migranti che sono a bordo della nave sarebbe illegale, perché sono tutti profughi”.

Le persone sbarcate sono state accolte al Palaspedini, il palazzetto dello sport. Humanity è solo una della quattro navi ong che hanno chiesto un porto, poco dopo è arrivata anche la Geo Barents, a bordo della quale ci sono 572 persone.

Cento di queste sono scese dalla nave: minori non accompagnati, donne e famiglie con minorenni.

E dal Viminale ribadiscono la linea adottata: “Le persone che hanno i requisiti (fragili, donne e bambini, ndr) possono sbarcare, gli altri devono tornare fuori dalle acque territoriali”. E Piantedosi precisa: “L’Italia si fa carico di ciò che presenta problemi di ordine assistenziale e umanitario, ma senza derogare al fatto che gli obblighi di presa in carico competono allo Stato di bandiera”.

alla Humanity è stato chiesto di lasciare il porto: “Oggi il nostro capitano Joachim Ebeling è stato contattato dalle autorità affinché lasci il porto con i 35 sopravvissuti. Il nostro capitano ha risposto alla email e ha spiegato che che non può farlo e che rimarremo qui assieme ai sopravvissuti finché non saranno sbarcati”.

A bordo della nave è salito anche il deputato di Verdi-SI Aboubakr Soumahoro: “Lanciamo un appello al presidente della Repubblica in quanto garante della Costituzione, non si può permettere che la Carta sia utilizzata come un campo da ping pong. Chi sbarca in Italia sbarca in Europa, noi siamo di fronte alla caccia alle streghe, gli ebrei e i neri ne sanno molto. Si è deciso di non parlare di bollette, disoccupazione e Mezzogiorno, ma si è deciso di utilizzare l'arma della distrazione di massa usando i corpi degli esseri umani”.

“Il carico residuale e lo sbarco selettivo. Linguaggio inaccettabile per scelte a Catania ancor più inaccettabili, contrarie ai principi di umanità e alle regole internazionali”, twitta il segretario Pd Enrico Letta. Debora Serracchiani chiede al ministro Piantedosi di riferire in aula: “Deve rispondere di una gestione inaccettabile, non si stanno seguendo le regole internazionali e nazionali, si sta agendo con procedure che non hanno precedenti né giustificazione e che sono gravemente lesive dei diritti di persone che hanno la sola colpa di essere scappate dall’inferno”.

(Unioneonline/L)

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