Una nuova richiesta al ministro dei Trasporti Matteo Salvini di venire a riferire nelle Aule parlamentari. Il partito democratico, il Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra pretendono chiarimenti sul caos negli aeroporti di sabato sera e rinnovano l'appello affinché si apra "un dibattito" alla Camera e al Senato.

Sono stati oltre trecento i voli coinvolti dal rallentamento delle trasmissioni dei dati al centro di controllo di Milano dell'Enav, che ha costretto allo stop gli aerei per un paio d'ore negli scali di Liguria, Lombardia e Piemonte. Fatti "gravissimi", dicono dalle opposizioni che, con i Dem, hanno già presentato delle interrogazioni urgenti.

Dal ministero in nottata era arrivata una nota che rassicurava sulla ripresa del traffico aereo e sul lavoro del ministro: «Ha seguito con attenzione l'evolversi della situazione ed è costantemente in contatto con tutti i soggetti coinvolti a partire da Enav». Il Parlamento da parte sua si è già attivato, viene riferito da fonti di maggioranza, sta seguendo la vicenda e lavorando a predisporre audizioni nelle commissioni competenti di tutti i soggetti coinvolti non appena saranno concluse le verifiche.

Il presidente della commissione Trasporti della Camera e deputato di FdI, Salvatore Deidda, esprime il proprio "rammarico per quanto accaduto e per i disagi" subiti dai cittadini ma ricorda ad esempio come siano "le compagnie ad avere l'obbligo di fornire assistenza ai passeggeri".

Le critiche delle opposizioni mettono nel mirino però proprio i tempi di reazioni di Salvini, accusato di "fare propaganda" e non occuparsi del settore di sua competenza: infrastrutture e trasporti appunto. La deputata di Avs Elisabetta Piccolotti arriva a sostenere che sia il caso che Salvini rinunci alla guida del dicastero: «A questo punto - afferma - forse sarebbe meglio che Meloni gli consentisse di lasciare il ministero perché è chiaramente una materia che non gli interessa e soprattutto che non è adatta a lui che ha bisogno ogni giorno di poter sparare una sciocchezza propagandistica». In campo, sostiene il M5s, c'è la difesa dei "servizi essenziali": questa «è l'ennesima dimostrazione dell'incapacità di questo governo di garantirli», dice la senatrice cinque stelle Gabriella Di Girolamo. Il partito guidato da Giuseppe Conte chiede quindi che «il report promesso al governo venga reso pubblico integralmente e che si verifichi se i passeggeri e le loro famiglie hanno corso rischi». Passeggeri «bloccati a terra per ore: davvero inaccettabile che, nel 2025, si possa verificare un guasto così senza che ci siano risposte chiare sulle responsabilità», osservano i deputati del Partito Democratico Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, e Andrea Casu, vicepresidente della stessa commissione. E puntano il dito anche contro i tempi di reazione del leader leghista: «Salvini si limita a comunicare a posteriori che ha 'seguito la situazione'. Ma è ora - sostengono - che il ministro venga in Parlamento a riferire». Ma non solo. Italia Viva chiede che alle Camere riferiscano anche Enav e Tim, coinvolta nei problemi di connettività: «Il rimpallo di responsabilità sul guasto ai radar del nord Italia è inaccettabile», conclude la capogruppo del partito al Senato Raffaella Paita. 

(Unioneonline)

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