Un 30enne italiano - Nicola Ferrara -, originario di Bari, è stato arrestato a Milano dai Carabinieri del Ros per aver diffuso attraverso i social la propaganda dello Stato Islamico.

L'uomo, radicalizzato fin dal 2015 e in contatto attraverso la Rete con altri estremisti, istigava i propri interlocutori ad abbracciare il jihad globale contro tutti gli infedeli.

L'accusa ipotizzata nei suoi confronti è quella di apologia e istigazione all'adesione all'Isis.

Per quasi cinque anni Ferrara avrebbe portato avanti una "ossessiva" opera di diffusione di immagini, audio e video di matrice terroristica su internet, in particolare su Facebook, con il profilo "Issa Ferrara"", e sulla piattaforma 'Soundcloud'. Immagini di Bin Laden, delle Torri Gemelle, di Al Bagdadi, di foreign fighters, di donne col mitra in mano, di bambini armati che giurano di uccidere i "miscredenti".

Avrebbe frequentato l'associazione culturale Al Nur di Milano, di orientamento sunnita, e due minorenni che pregavano nello stesso centro di via Chiarissimi, ai quali avrebbe spiegato le sue tesi estremiste, cercando di indottrinarli.

Inoltre, in un'intercettazione del 27 marzo l'indagato avrebbe sostenuto che l'emergenza coronavirus "è una cosa di Allah, una cosa positiva" perché "la gente sta impazzendo" e per i non musulmani "tutto l''haram' adesso è difficile farlo", ossia sono stati tolti loro i vizi.

Emerge dall'inchiesta dei pm Alberto Nobili, Piero Basilone e Leonardo Lesti, che ha portato all'ordinanza firmata dal gip di Milano Guido Salvini.

(Unioneonline/F)
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