Gli esperti: "Per tutto il 2021 ancora mascherine e distanziamento"
La battaglia contro il Covid non è ancora vinta, neanche con i vaccini: "La cautela deve essere doppia"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Per tutto il 2021 le misure resteranno uguali ad adesso".
Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e professore di Igiene e Medicina preventiva alla Cattolica di Roma, frena gli entusiasmi per l'arrivo del vaccino contro il Covid: "L'inizio della campagna vaccinale non significa che il nostro comportamento possa cambiare rispetto alla protezione dal virus: per tutto il 2021 le misure resteranno uguali ad adesso, dal distanziamento fisico alle mascherine, all'igiene delle mani. Ma con le vaccinazioni cominceremo ad avere meno morti e meno malati, e questo rassicurerà tutti".
Ricciardi si dice però fiducioso: per la fine dell'anno che sta arrivando, si potrebbe raggiungere un livello di copertura vaccinale del 70% della popolazione. "La cautela fino ad allora deve essere doppia - aggiunge -, sperando che il virus non ci faccia brutti scherzi, con qualche mutazione aggressiva".
Secondo Carlo Tascini, direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale Santa Misericordia di Udine, "se uno vede i malati gravi di Covid rispetta il virus, si vuole vaccinare. Ho visto tanta sofferenza in ospedale, siamo preoccupati per tutte queste polmoniti, non posso che invitare tutti a continuare ad essere scrupolosi".
"Aver fatto la vaccinazione è una sensazione positiva - spiega Tascini -, l'umore è buono, ma questo è un periodo delicato, va specificato che non ne siamo fuori. Ora più persone si vaccinano e meglio è, anche se dipende da quanti vaccini avremo a disposizione".
Per Giovanni Corrao, professore di Statistica Medica all'Università Milano Bicocca: "Non conosco neppure una malattia, neanche il vaiolo, che sia stata debellata solo da un vaccino, perché il vaccino è il mezzo per tenerla sotto controllo, non per eliminarla". E mette in chiaro, "la campagna vaccinale deve comportare una ancor più elevata attenzione al rischio di contagio, almeno fino al raggiungimento dell'immunità di gregge".
"Una terza ondata nel pieno della campagna vaccinale - conclude - sarebbe la cosa peggiore, perché, oltre al resto, rallenterebbe i tempi delle inoculazioni".
"Se tutti aderiscono alla campagna vaccinale, si continuano a tenere i comportamenti di contenimento e i contagi crollano, per questa estate probabilmente si potrà cominciare a togliere la mascherina almeno all'aperto -, è la convinzione di Patrizia Laurenti, direttore dell'Unità operativa complessa di Igiene Ospedaliera al Policlinico Gemelli Irccs di Roma -. Con questi strumenti formidabili di protezione, l'epidemia sarà vinta entro il 2021".
(Unioneonline/D)