Per Filippo Turetta, in carcere per l'omicidio di Giulia Cecchettin, sarà difficile in questa fase del procedimento, le indagini, ottenere che venga disposta una perizia psichiatrica per accertare l'eventuale incapacità, anche parziale, di intendere e volere al momento dei fatti.

Allo stato, secondo quanto trapela, nessuna istanza sul punto è stata depositata dalla difesa al gip.

Da quanto si è saputo, agli atti non ci sono per Turetta diagnosi pregresse di problemi mentali e, anche sulla base delle prime valutazioni psicologiche e psichiatriche in carcere, è improbabile che un'istanza di perizia possa essere accolta. Servirà semmai un lavoro difensivo con una consulenza di parte, affidata ad esperti, per raccogliere materiale utile, anche attraverso incontri col detenuto, per arrivare ad una richiesta e ad un possibile accoglimento della perizia psichiatrica. Un'istanza che nel caso potrebbe essere depositata dalla difesa più avanti, se non direttamente nel corso del processo. 

Oggi è anche stato programmato in carcere a Verona un incontro fra Turetta e i suoi genitori. Il giovane avrà così per la prima volta la possibilità di rivedere il padre e la madre dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin e l'arresto. Il via libera è arrivato dal pm di Venezia Andrea Petroni dopo l'interrogatorio di garanzia.

Nel frattempo, nell’attesa dell’esame autoptico sul corpo di Giulia in programma per la giornata di domani, si lavora a Vigonovo in vista dei funerali della giovane brutalmente assassinata, una cerimonia cui sono attese circa 10mila persone. Oggi è stato programmato il Consiglio per l’ordine e la sicurezza.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata