Stanze affittate a tariffe “gonfiate” a ragazze italiane e straniere e a transessuali per “chiudere” un occhio su quello che secondo i carabinieri era un vero e proprio giro di prostituzione. 

Nel mirino degli inquirenti una serie di alberghi situati nelle più note zone turistiche di Rimini, con alcuni dei gestori – ipotizza la locale Procura – che avrebbero addirittura percepito una sorta di “percentuale” sul denaro pagato dai clienti che le escort incontravano nelle camere messe a disposizione per le prestazioni sessuali. 

Quattro in totale – rifersce la stampa locale – gli hotel al momento sotto la lente degli investigatori, dove sono stati effettuati sequestri e perquisizioni. Stessa sorte per un appartamento privato, che sarebbe stato utilizzato allo stesso scopo. 

Gli indagati sarebero sette – quattro italiani, un peruviano e due tunisini – che rischiano di rispondere a vario titolo delle accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

(Unioneonline/l.f.)

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