Commemorazioni in tutta Italia sono in programma per oggi, 27 gennaio, Giornata della memoria. Istituita nel 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite in una data simbolo, quella della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945, l’Italia prevede, nella legge 211 del 2000, che la Repubblica ricordi questo giorno per non dimenticare “la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

Numerose sono le iniziative organizzate a livello territoriale, mentre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha preso parte agli eventi al Quirinale, in una cerimonia che ha visto la lettura di brani di Primo Levi, Vassilij Grossman e Yankel Yakov Wiernik. Il Maestro Francesco Lotoro, il violinista Fabrizio Signorile e la soprano Anna Maria Stella Pansini hanno eseguito i brani musicali "Kol Nidrei", "Mazurek" e "Traum", a seguire si è esibito il rapper Davide Milano. Nel corso della celebrazione, aperta dalla proiezione di un filmato a cura di RaiStoria, sono intervenuti il Presidente della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Giorgio Sacerdoti, la Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni e il Ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara; Ugo Foà, vittima delle leggi razziali, ha portato la sua testimonianza intervistato da due studentesse. La cerimonia si è conclusa con il discorso del Presidente della Repubblica.

In Sardegna i Comuni hanno programmato cerimonie ed eventi.

IL RICORDO – «La Shoah rappresenta l'abisso dell'umanità. Un male che ha toccato in profondità anche la nostra Nazione con l'infamia delle leggi razziali del 1938. È nostro dovere fare in modo che la memoria di quei fatti e di ciò che è successo non si riduca ad un mero esercizio di stile» le parole della premier Giorgia Meloni. «Oggi l'Italia rende omaggio alle vittime – prosegue Meloni – si stringe ai loro cari, onora il coraggio di tutti i giusti che hanno rischiato o perso la loro vita per salvarne altre e si inchina ai sopravvissuti per l'instancabile servizio di testimonianza che portano avanti».

«Il regime fascista, nel 1938, con le leggi razziali agì crudelmente contro una parte del nostro popolo – le parole del presidente Sergio Mattarella – . È di grande significato che la Costituzione volle sancire, all'articolo 3, la pari dignità ed eguaglianza di tutti i cittadini, anche con l'espressione "senza distinzione di razza". Taluno ha opinato che possa apparire una involontaria concessione terminologica a tesi implicitamente razziste. I Costituenti ritennero, al contrario, che manifestasse, in modo inequivocabile, la distanza che separava la nuova Italia da quella razzista. Per ribadire mai più». «Un impegno oggi ci unisce e ci interpella – ha proseguito Mattarella – . Mai più a un mondo dominato dalla violenza, dalla sopraffazione, dal razzismo, dal culto della personalità, dalle aggressioni, dalla guerra. Mai più a uno Stato che calpesta libertà e diritti. Mai più a una società che discrimina, divide, isola e perseguita. Mai più a una cultura o a una ideologia che inneggia alla superiorità razziale, all'intolleranza, al fanatismo».

L'opera dello street artist AleXsandro Palombo a Milano (foto Instagram)
L'opera dello street artist AleXsandro Palombo a Milano (foto Instagram)
L'opera dello street artist AleXsandro Palombo a Milano (foto Instagram)

Anche il mondo dell’arte e della cultura aderiscono alla ricorrenza: a Milano lo street artist AlexSandro Palombo ha realizzato su un muro esterno della Stazione Centrale un graffito che rappresenta la famosa famiglia dei Simpson nei panni dei deportati nei lager nazisti, con la stella gialla cucita sugli abiti, il simbolo imposto agli ebrei. 

(Unioneonline)

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