I problemi al ponte Morandi di Genova, crollato a metà agosto, erano noti già da febbraio: a questa conclusione sembra giungere una lettera firmata da Michele Donferri Mitelli, direttore della manutenzione di Autostrade per l'Italia, che metteva in guardia il ministero delle Infrastrutture in merito ai rischi che si potevano correre in caso di ritardo "nell'approvazione del progetto esecutivo di rinforzo del ponte".

La missiva, resa nota da L'Espresso, viene bollata da Autostrade come "ordinaria comunicazione con cui la competente direzione del ministero delle Infrastrutture viene sollecitata per l'approvazione del progetto di miglioramento delle caratteristiche strutturali del viadotto Polcevera, per il quale era già stato prodotto il parere favorevole da parte del Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche, tenuto conto che il tempo di approvazione da parte del ministero si stava protraendo oltre il termine dei 90 giorni".

"Il progetto - prosegue la nota di Autostrade - aveva l'obiettivo di migliorare la vita utile dell'infrastruttura", e sarebbe quindi "assolutamente fuorviante e non veritiera" l'interpretazione secondo cui "si sarebbe trattato di una 'lettera d'allarme' che metteva in guardia sulla 'non sicurezza' del viadotto".

Quella del direttore, sostiene invece il settimanale, "è la seconda di cinque lettere scritte al ministero tra il 6 febbraio e il 13 aprile 2018".

Non è chiaro però chi le abbia ricevute perché come destinatario c'è solo l'ufficio.

(Unioneonline/s.s.)

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