La serata in discoteca si è conclusa con un invito a casa. E lì, tra le mura dell’appartamento, si sono consumate le violenze ai danni di una studentessa universitaria 22enne, conosciuta nel locale, a Genova. Per l'aggressione e la violenza sessuale, ripresa anche con il telefonino, sono ora indagati due ex pallanuotisti di serie A1, di 22 e 24 anni. Nei loro smartphone ci sarebbero almeno 4 video che potrebbero scagionarli o aggravare la loro posizione.

Difesi dall'avvocato Fabio La Mattina e Monica Tranfo, sono ora accusati di violenza sessuale di gruppo, anche se hanno sempre ribadito di avere avuto solo rapporti consensuali con la ragazza. Quest'ultima, però, sarebbe finita anche in ospedale dove le hanno riscontrato lividi, segni di morsi, e lesioni compatibili con una aggressione. Le lesioni, ha spiegato lei stessa agli inquirenti, sarebbero state fatte proprio per costringerla ad avere un rapporto. Ma scandagliando i telefonini dei due indagati gli inquirenti avrebbero trovato altri video di rapporti sessuali, in questi casi tutti consenzienti, con altre donne. Filmati che però gli indagati si sarebbero scambiati facendo scattare l'accusa di revenge porn.

Lunedì prossimo si svolgerà l’incidente probatorio sui dispositivi. La vicenda risale al 13 aprile 2022, quando la giovane decide di partecipare a una festa, in una casa del centro storico. Poi la decisione di raggiungere un’altra compagnia in una discoteca del posto. Lì incontra i due, conoscenti di una sua amica. Dopo le violenze la richiesta di non raccontare nulla. Ma la ragazza è corsa in ospedale, poi è arrivata la denuncia. 

(Unioneonline/v.f.)

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