Fumo passivo in ufficio, azienda condannata a risarcire dipendente malato di tumore
L'uomo per 14 anni ha lavorato in una stanza senza finestre con tre fumatori incallitiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ha lavorato per 14 anni in un piccolo ufficio di Poste Italiane, senza finestre e accanto a tre fumatori incalliti.
Poi si è ammalato di tumore alla faringe, e i medici hanno dato la colpa al fumo passivo che ha dovuto respirare praticamente ogni giorno tra il 1980 e il 1994, anno in cui se n'è andato in pensione.
La brutta scoperta è arrivata nel dicembre del 2000, e da allora l'uomo - un siciliano - ha intrapreso una battaglia legale contro l'azienda, e l'ha vinta in ogni grado di giudizio.
Oggi novantenne, si è operato ed è rimasto invalido al 40% proprio in seguito all'operazione.
Poste Italiane è stata condannata in via definitiva a un risarcimento di 174mila euro.
La storia ci riporta indietro, a un Paese in cui non c'era il divieto di fumo nei luoghi chiusi e pubblici, entrato in vigore nel 2003, e in cui spesso i lavoratori erano costretti a subire la prepotenza dei colleghi fumatori.
Secondo i giudici l'azienda avrebbe dovuto tutelare le condizioni di lavoro del dipendente non fumatore, considerando gli effetti negativi sulla salute del fumo passivo.
(Unioneonline/L)