La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio di Matteo Renzi e altri 10 indagati per l'inchiesta sulle presunte irregolarità nei finanziamenti a Open, la fondazione nata per sostenere le iniziative politiche dell'ex premier. L'udienza preliminare si terrà il 4 aprile. 

Chiesto il processo, tra gli altri, anche per Maria Elena Boschi, Luca Lotti, l'ex presidente di Open Alberto Bianchi e l'imprenditore Marco Carrai. Coinvolte nell'inchiesta anche quattro società.

I reati contestati a vario titolo sono finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze, corruzione, emissione di fatture per operazioni inesistenti e autoriciclaggio.

Renzi, ritenuto dagli inquirenti il direttore di fatto della ex fondazione, è accusato di finanziamento illecito ai partiti in concorso con l'ex presidente di Open, avvocato Alberto Bianchi, con i componenti del cda, Marco Carrai, Luca Lotti e Maria Elena Boschi e con l'imprenditore Patrizio Donnini.

Luca Lotti, Alberto Bianchi, Patrizio Donnini dovranno difendersi anche dall'accusa di corruzione insieme al costruttore Alfonso Toto.

LA REPLICA – L’ex premier si difende e contrattacca i magistrati. Renzi oggi ha infatti presentato denuncia penale nei confronti di Creazzo, Turco e Nastasi, i pm che hanno condotto l’inchiesta.

Il leader di Italia Viva “ha chiesto di essere ascoltato dai pm genovesi riservandosi di produrre materiale atto a corroborare la denuncia penale contro Creazzo, Turco, Nastasi”, si legge in una nota dell'ufficio stampa di Matteo Renzi.

“Finalmente inizia il processo nelle aule e non solo sui media. E i cittadini potranno adesso rendersi conto di quanto sia fragile la contestazione dell'accusa e di quanto siano scandalosi i metodi utilizzati dalla procura di Firenze”, ha dichiarato Renzi.

Ricordando poi che la richiesta “è stata firmata dal Procuratore Creazzo, sanzionato per molestie sessuali dal CSM; dal Procuratore Aggiunto Turco, che volle l'arresto dei miei genitori poi annullato dal Tribunale della Libertà; e dal Procuratore Nastasi, accusato da un ufficiale dell'Arma dei Carabinieri di aver inquinato la scena criminis nell'ambito della morte del dirigente Mps David Rossi”.

“Io non ho commesso reati, spero che i magistrati fiorentini possano in coscienza dire lo stesso”, ha detto l’ex presidente del Consiglio.

(Unioneonline/L)

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