Focolaio alla Aia di Treviso: 182 casi su 560 test eseguiti
La prossima settimana sarà eseguito un nuovo screening con l'utilizzo delle nuove procedure rapidePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Riduzione della produzione del 50%, distanziamento fra le postazioni operative e diminuzione del numero di lavoratori per turno.
Sono le decisioni assunte oggi nel corso di un vertice convocato dalla Prefettura di Treviso con organizzazioni sindacali, autorità sanitarie e municipali per affrontare la gestione del focolaio di contagi da Covid-19 fra i dipendenti dello stabilimento agroalimentare Aia.
Nel sito, in cui operano 700 addetti fra operatori diretti e maestranze dell'indotto, ad oggi risultano 182 casi di positività sui 560 test eseguiti (le persone mancanti sono assenti in generale per ferie), tutti asintomatici e in regime di quarantena.
La prossima settimana sarà eseguito un nuovo screening con l'utilizzo delle nuove procedure rapide, nel frattempo è stata stabilita la prosecuzione della produzione contro un'ipotesi di chiusura dello stabilimento che era stata ventilata nelle ultime ore.
L'interruzione dell'attività di macellazione, è stato infatti sottolineato, comporterebbe l'abbattimento di circa 1,5 milioni di capi di pollame, evento che avrebbe ripercussioni non semplici sul fronte igienico sanitario.
(Unioneonline/v.l.)