“Una scelta insensata da tutti i punti vista, sanitario, economico e sociale”. Ne è convinto Flavio Briatore, che commenta così la proposta, che dovrebbe approdare oggi in Consiglio dei Ministri, e che prevede la riapertura dei locali con massimo 35% di capienza al chiuso e 50% all'aperto, compreso il personale dipendente.

Secondo l’imprenditore dovrebbe valere l’esempio di molti paesi esteri, dove “si entra con il green pass, non ci sono altre limitazioni. Perché non deve essere così anche qui in Italia, dove tra l’altro l’80 per cento della popolazione è già vaccinata?”.

La preoccupazione, come riferisce in un’intervista al Corriere, è anche per possibili tensioni fuori dai locali: “Se ci sono mille persone alla porta e io ne posso fare entrare solo 350 – aggiunge Briatore – , con quale criterio le scelgo?”.

Quindi l’affondo: “Ho l’impressione che chi ha preso questa decisione non sia mai andato in discoteca, devono essere dei bigotti".

"È una presa in giro – la conclusione – così faranno saltare 3.000 aziende e 200 mila persone che lavorano in questo settore”. “La verità è che la discoteca viene criminalizzata, e invece avrebbe un valore importante proprio in questo momento che il Covid sembra essere contenuto”.

(Unioneonline/v.l.)

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