Dovrà versare 500mila euro all'Asst della Franciacorta a titolo di risarcimento per aver causato danni al bambino che stava facendo nascere, a causa dei suoi errori durante il parto.

Un'ostetrica dell'ospedale di Chiari (Brescia) è stata condannata dalla Corte dei Conti della Lombardia: secondo i giudici, sbagliò a interpretare il monitoraggio della frequenza cardiaca, provocando a un neonato gravi danni permanenti. Danni che si potevano evitare con un parto cesareo tempestivo e per i quali la donna è stata considerata colpevole «omissioni gravemente colpose». Il piccolo restò per lungo tempo senza ossigeno, fatto che gli provocò una paralisi celebrale. 

Il fatto risale al 2015. L’ostetrica ora dovrà restituire il 30% di quanto la stessa azienda sanitaria ha pagato come risarcimento alla famiglia nel 2018 per far in modo che ritirasse la querela nei confronti degli operatori sanitari. I genitori hanno ottenuto un indennizzo di 1.659.434 euro, corrispondente al risarcimento del danno biologico (1.550.000 euro) e delle spese legali (109.434 euro). La ginecologa che era in turno durante il parto è stata assolta.

(Unioneonline/F)

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