Prima lo stupore e la felicità, subito dopo un presentimento negativo. Quindi la delusione, e ora la voglia di rivalsa.

Un vero e proprio turbinio di sentimenti ha accompagnato Gabriele Costa, 40enne reggiano residente a Vicenza, destinatario di una ricca eredità che si è rivelata poi carta straccia.

L'uomo ha ereditato da una zia - nubile, senza figli e morta all'età di 78 anni - un appartamento a Reggio e un miliardo di vecchie lire.

I soldi - tutti in contanti - erano custoditi in una cassetta di sicurezza: banconote in vecchie lire, in tagli da 100, 200 e 500mila. Per un totale di 985 milioni.

"Ero stupito e contento - ha raccontato l'uomo a Il Resto del Carlino - ma subito dopo ho pensato che mi avrebbero fatto storie".

E così è stato: Gabriele è andato subito a Roma, alla sede di Bankitalia, dove gli hanno detto che quel tesoro è carta straccia, il termine per il cambio lire-euro è scaduto nel 2012.

Ora il 40enne vuole fare ricorso, si è rivolto alla Fondazione Italiana Risparmatori. Secondo l'associazione infatti, se è vero che era stato stabilito, per il cambio, un termine decennale scattato dal 2002, anno di entrata in vigore dell'euro, "è altrettanto vero che qualsiasi termine di prescrizione o decadenza decorre da quando il soggetto è posto in grado di far valere il proprio diritto: quindi, in questo caso, i dieci anni devono decorrere dal giorno del ritrovamento dei soldi".

Riuscirà Gabriele a recuperare il denaro?

(Unioneonline/L)
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