"Emanuela Orlandi è viva e sta bene da 36 anni. Non fu mai sequestrata nel senso classico del termine, ma fu vittima di un intrigo internazionale per motivi religiosi-politici collegati anche con il terzo segreto di Fatima".

Così Ali Agca, terrorista turco autore dell'attentato a papa Giovanni Paolo II nel 1981, in una lettera aperta alla stampa internazionale sul caso della ragazza scomparsa il 22 giugno 1983 all'età di 15 anni.

"Il governo vaticano non è responsabile, mentre è la Cia che dovrebbe rivelare i suoi documenti segreti in proposito", sostiene Agca.

Rivelazioni, non le prime da parte del ex componente del gruppo dei "Lupi grigi", che arrivano a pochi giorni dal ritrovamento di migliaia di ossa nel Campo Santo Teutonico vicino alle tombe (trovate vuote) delle principesse Sophie von Hohenlohe e Carlotta Federica di Mecklenburgo.

Federica, sorella della Orlandi, aveva commentato speranzosa: "Sono esperienze molto forti perché li potrebbero esserci i resti di Emanuela. Preferiamo non pensarci finché non avremo il risultato. La vittima è sparita 36 anni fa dopo essere uscita di casa per andare a lezione di musica. Non ha più fatto ritorno.

(Unioneonline/M)
© Riproduzione riservata