I volontari di Anas Sardegna l’avevano portata in Italia per salvarla dalle bombe che martoriavano l’Ucraina. Era l’aprile scorso quando la piccola Kristina, bimba disabile di 5 anni, era riuscita a fuggire con la mamma Oxana e il fratello 17enne da Nova Kakhovka, una cinquantina di chilometri a sud di Cherson. Attraversato l’est Europa, la piccola era stata presa in carico dai medici del Sant'Orsola di Bologna, specializzati nella terapia per le persone affette da una sindrome molto rara, quella di Pallister-Killian (Pks).

Ora Kristina è morta per il decorso della malattia. Solo due giorni fa era stata dimessa dopo un ricovero di un mese e pezzo per un controllo neurologico.

Oggi si è svolto il funerale, con rito ortodosso, e poi la sepoltura nel campo dei bimbi al cimitero bolognese della Certosa.

Claudio Cugusi, presidente del dipartimento nazionale della Protezione civile dell'associazione Anas, ha ricordato il viaggio sotto le bombe e l'abnegazione dei volontari: "Se non altro questa bambina ha avuto una morte più dignitosa rispetto all'orrore delle bombe".

Il corpicino di Kristina è stato sottoposto anche all'autopsia per capire l'esatta causa della morte, visto che la sindrome è polimalformativa e intacca non solo il sistema nervoso ma anche altri organi.

(Unioneonline/s.s.)

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