Dissero che aveva litigato con un vicino, che era finito in uno spaccio di droga e di malaffare, che fu vittima di un incidente stradale, che era una spia dei servizi segreti italiani.

Sono state diverse e fantasiose le voci sulla morte di Giulio Regeni, il ricercatore friulano che sparì la sera del 25 gennaio 2016 e fu trovato, il corpo martoriato, nove giorni dopo lungo la strada che collega Alessandria al Cairo.

La versione attuale, a due anni da quella scomparsa, è ancora molto lontana dalla verità ma perlomeno strettamente collegata alle ricerche che lo studente friulano stava facendo per la sua tesi di dottorato a Cambridge: le organizzazioni sindacali egiziane.

LA PISTA - Lo aveva denunciato l'allora leader del sindacato degli ambulanti, Mohammed Abdallah, insospettito dalle domande incalzanti del ricercatore.

Il caso Regeni finì, per la paranoia degli apparati del regime egiziano a cinque anni dopo la rivoluzione di Piazza Tahrir, sul tavolo della "National security agency" e Giulio fu attenzionato da polizia e servizi egiziani da settimane prima del sequestro.

Le verifiche sui tabulati telefonici effettuate in Italia lo scorso anno hanno chiarito il collegamento tra gli agenti che si occuparono di tenere sotto controllo Giulio tra dicembre 2015 e gennaio 2016, e gli ufficiali dei servizi segreti egiziani coinvolti nella sparatoria con una presunta banda di criminali, uccisi il 24 marzo 2016, a cui gli egiziani provarono ad attribuire l'omicidio del giovane (in casa di uno dei banditi vennero trovati i documenti del ragazzo).

Nell'incontro che si è tenuto nella capitale egiziana a dicembre, i magistrati italiani hanno consegnato ai colleghi del Cairo l'informativa di Ros e Sco sul possibile coinvolgimento di una decina di agenti di sicurezza nella vicenda. E l'inchiesta è di fatto ferma a quel punto.

LE FIACCOLATE - Intanto fiaccolate sono in programma in decine di città italiane oggi e a partire da un orario preciso: le 19.41, l'ora in cui nel 2016 Giulio Regeni fu visto per l'ultima volta. Un appuntamento anche a Cagliari, sit in a partire dalle 19 in via San Lucifero 71. A Sassari invece si tiene un incontro pubblico all'Università.

(Unioneonline/D)

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