Donna di 63 anni dà alla luce un bebè: “Mamma e piccolo stanno bene”
E' il primo caso in Calabria. La donna si era sottoposta a fecondazione eterologa mediante ovodonazione
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All’età di 63 anni, una donna calabrese ha dato alla luce un bebè, Emanuele. E’ il primo caso in Calabria e mamma e piccolo stanno bene.
Il lieto evento nella sede operativa Sacro Cuore iGreco Ospedali Riuniti di Cosenza.
A darne notizia è stato il responsabile Giancarlo Greco complimentandosi, è scritto in una nota, "con l'equipe medica guidata dal ginecologo e direttore del dipartimento dell'area materno infantile Raffaele Misasi per l'importante risultato destinato ad offrire un contributo importante nell'ambito della letteratura scientifica riferita alla procreazione medicalmente assistita".
La neomamma, viene spiegato, si era rivolta ad un Centro per una fecondazione eterologa mediante ovodonazione, tecnica che consente a una donna di essere madre indipendentemente dall'età, possibile in Italia dall'aprile del 2014.
"Quando si parla di fecondazione eterologa – spiegano i medici - si pensa soprattutto alla donazione di spermatozoi. Ma la donazione può essere anche da parte femminile, il che significa che le donne possono ricevere un ovocita di un'altra donna più giovane e fecondarlo con gli spermatozoi del partner creando un embrione che viene poi impiantato nell'utero della donna".
L'eccezionalità dell'evento fatto registrare da iGreco Ospedali Riuniti, prosegue la nota, "risiede nel fatto che la lancetta dell'età anagrafica della mamma è stata spostata ulteriormente rispetto alle linee guida italiane che impongono un tetto di 43 anni per la fecondazione assistita ed uno di 50 anni per l'eterologa, in coincidenza con la menopausa. Il parto avvenuto ieri al Sacro Cuore non resterà isolato, anzi lascia presagire che saranno sempre di più in futuro le madri anziane e persino single". Mamma e figlio stanno bene. Di 2 chili e 400 grammi, il piccolo è nato con parto cesareo effettuato in anestesia epidurale.
La gravidanza, fa sapere la clinica, ha avuto un decorso fisiologico con un supporto farmacologico nei primi mesi della gestazione fino alla piena funzionalità placentare.
(Unioneonline/l.f.)