Un 12enne autistico è stato aggredito da un branco di giovani in piazza a San Severo, nel Foggiano. Era assieme al fratellino di 11 anni quando i due sono stati prima accerchiati da un gruppo di 4 o 5 ragazzini poco più grandi, 13-14enni, tutti in monopattino.

Poi sono stati strattonati e aggrediti, “presi a schiaffi”, racconta il padre, e infine “hanno distrutto le loro biciclette”.

"Pedalavano spensierati nel centro di San Severo, vicino al Teatro Verdi. Poi è arrivato questo gruppo di bulli che li ha aggrediti. Troppo facile prendersela con i più fragili che non possono difendersi", afferma il papà, che è un fiume in piena.

I due fratellini sono riusciti a fuggire e il giorno dopo si sono presentati alla Polizia per sporgere denuncia assieme ai genitori.

"I bulli potrebbero avere le ore contate, gli agenti hanno acquisito le telecamere di sicurezza della zona”.

Il più piccolo è stato accompagnato in ospedale e gli sono state medicate ferite giudicate guaribili in 5 giorni. Durante l'aggressione il branco gli ha anche rotto gli occhiali. Preoccupa ancor di più lo stato psicofisico del dodicenne affetto da autismo.

Dopo l'aggressione, avvenuta diversi giorni fa, "la notte urla, è terrorizzato - racconta il padre -. Ha ripreso a balbettare e ha paura a uscire di casa. Siamo molto preoccupati. Mio figlio è molto fragile".

Un’aggressione avvenuta in pieno centro e in pieno giorno, “e nessuno ha aiutato i miei figli”, lamenta il genitore, indignato.

Domattina alle 12:30 il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, incontrerà a Palazzo Celestini, sede del Comune, i due fratellini e i loro genitori. "Quanto è accaduto l'altro giorno è molto grave: una città deve essere accogliente per i bambini, per tutti i bambini", sottolinea. "Nei prossimi giorni chiederò ai Dirigenti scolastici di attivarsi con noi per promuovere iniziative contro il bullismo. Ma in questo momento è fondamentale il ruolo delle famiglie e mi auguro che tutti i genitori di San Severo sentano l'indignazione per quanto accaduto e i genitori dei ragazzi autori del fatto, la vergogna per quanto fatto dai propri figli".

(Unioneonline/L)

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