Rubava i bancomat ai pazienti in fin di vita, lo ha fatto persino ai danni di una donna appena morta.

Un'operatrice sociosanitaria di 55 anni che lavora all'ospedale Santo Stefano di Prato, reparto di chirurgia, è stata scoperta dai carabinieri, che l'hanno denunciata per furto aggravato e frode informatica.

Dopo aver sottratto le carte ai degenti, la sanitaria andava a fare spese per importi inferiori ai 25 euro in modo da non inserire il codice Pin, che naturalmente non conosceva. Le spese venivano fatte in negozi a Prato, in date e orari incompatibili con la situazione, poiché i derubati erano persone ricoverate e per la gravità della loro degenza non potevano certamente usare le carte.

A far scattare le indagini la denuncia di un ottantenne, padre che nel giorno della morte della figlia che era ricoverata in chirurgia ha notato dei movimenti bancari accreditati al suo conto. L’uomo, indignato e addolorato, è andato subito dai carabinieri che grazie alle telecamere dei negozi in cui erano stati fatti gli acquisti hanno individuato l’infermiera.

Le indagini non si sono fermate, i militari hanno così individuato altre vittime. Diversi altri pazienti derubati e persino una collega sanitaria che in quel momento era degente in seguito a un incidente stradale.

Decisiva è stata la collaborazione della direzione sanitaria dell'ospedale pratese. "I primi a vergognarsi di quanto accaduto siamo stati noi, perché ovviamente i familiari ci affidano i loro cari in tutto e per tutto. Siamo molto dispiaciuti e abbiamo immediatamente collaborato all'indagine", ha detto la direttrice dell'ospedale Sara Melani.

(Unioneonline/L)

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