Delitto di Avetrana, zio Michele Misseri torna libero ma insiste: «Ho ucciso io Sarah»
Condannato a otto anni per soppressione di cadavere, beneficia di oltre 400 giorni di riduzione di pena. La moglie e la figlia, che si proclamano innocenti, resteranno in cella a vitaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Michele Misseri presto tornerà libero. “Zio Michele”, tra i protagonisti del caso dell’omicidio di Sarah Scazzi, 15 anni, avvenuto nell’estate del 2010 ad Avetrana, a febbraio lascerà il carcere di Taranto dove è attualmente recluso.
Misseri è stato condannato a otto anni per la soppressione del cadavere, ma ritroverà la libertà anticipatamente grazie alla buona condotta e alle norme “svuota carceri” che gli consentono di beneficiare di una riduzione di pena di oltre 400 giorni. E a marzo potrà festeggiare il suo 70esimo compleanno da uomo libero.
Il cadavere di Sarah Scazzi, dopo oltre un mese di ricerche, fu trovato in un pozzo ad Avetrana, a far scoprire il cadavere fu proprio Michele Misseri, che confessò l’omicidio della nipote (e la violenza sessuale sul corpo senza vita) salvo poi ritrattare nei giorni successivi, confermando i sospetti degli inquirenti sul coinvolgimento della figlia Sabrina.
Per l’omicidio della ragazza sono state condannate all’ergastolo proprio Sabrina Misseri e Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri e zia di Sarà Scazzi. Nel frattempo, “zio Michele” ha cambiato ancora una volta versione, sostenendo di essere lui l’unico autore dell’omicidio. Mentre Sabrina e Cosima continuano a insistere sulla loro innocenza e a dichiararsi estranee ai fatti.
(Unioneonline/L)